Visita alla mostra “Helmut Newton”

In questo anno così peculiare e certamente indimenticabile nelle nostre vite e nella storia dell’umanità, le visite culturali non si sono potute svolgere come di consueto. Ci eravamo salutati in marzo alla mostra del Mantegna, la settimana prima del lockdown e ci ritroviamo ora, per la mostra dedicata alle fotografie di Helmut Newton, in un delicato momento in cui i contagi stanno di nuovo risalendo e siamo quindi consapevoli che per chissà quanto potremmo non godere di nuovo di queste esperienze liberatorie.

Così, con un piccolissimo gruppo di intraprendenti amici afasaci, rispettando il distanziamento sociale, l’uso delle mascherine e le regole di sanificazione, ci siamo incontrati alla GAM di Torino dove la nostra amica e guida Giorgia Rochas ci ha accompagnato nel meraviglioso mondo delle immagini di Helmut Newton. Abbiamo goduto dei suoi lavori, affinato il nostro sguardo per individuarne l’ironia, abbiamo ammirato le sue provocazioni e contemplato i ritratti. In un museo completamente silenzioso, in cui ci muovevamo come ospiti privilegiati, ci siamo lasciati affascinare e incantare dalla bellezza, che ci ha presi per mano e ci ha condotto in un luogo altro, dove abbiamo lasciato fuori dalla porta ogni affanno e ansia, e siamo stati benissimo.

Terminata la visita, Giorgia ci ha proposto come sempre un piccolo laboratorio per consolidare l’esperienza della mostra e prolungare il nostro senso di benessere. A ciascuno dei partecipanti è stata scattata una fotografia in una posizione gradita. Giorgia ci ha reso disponibili tanti scenari, che sono diventate delle scenografie, mini quinte teatrali in cui inserire le nostre foto per ricreare una nuova, orginale, divertente nuova situazione. Seduti ciascuno in un tavolino proprio, ben lontani gli uni dagli altri, abbiamo ritagliato, incollato e creato: il nostro mondo interiore si è espanso e ci siamo divertiti e rilassati.

Al termine, i nostri lavori tutti in fila ci hanno consentito di osservare la bellezza della nostra creatività e delle nostre personalità. Siamo usciti dal Museo felici, grati più che mai di questa pausa preziosa dalle preoccupazioni e, chissà, più disponibili ad usare le nostre risorse interne per combattere e superare questo difficile momento. Non sappiamo se il prossimo mese ci sarà possibile replicare un’esperienza simile ma…prima o poi lo sarà, ne siamo certi!

Un ringraziamento speciale alla GAM, ai Servizi Educativi e a Giorgia Rochas che ha reso possibile tutto questo.

Presentazione della Guida – la storia

Nella settimana celebrativa della VII Giornata Nazionale dell’Afasia, si è svolta alla Rocca del Borgo Medioevale a Torino la presentazione del terzo volume del progetto “Il Museo che emozione”.

La presentazione si è svolta all’interno della Rocca, nella sala del Barone. Il progetto ha visto il coinvolgimento di quattro autori afasici che hanno lavorato prima con visite al complesso del Borgo Medioevale e poi con momenti di riflessione insieme all’équipe dell’AfasiaLab della Fondazione Carlo Molo onlus. Obiettivo: raccontare le emozioni e le storie che le visite alla struttura museale hanno suscitato negli autori, per condividerle con un pubblico ampio.

La sala è piena: ci sono gli autori, i loro familiari ed amici ma anche altri amici afasici, i preziosissimi collaboratori delle équipe AfasiaLab e C.I.R.P., senza le quali tutto questo non sarebbe possibile e poi cari e preziossimi amici incontrati nei vari progetti e nel cammino percorso in questi anni.

L’accoglienza del Borgo Medioevale è anche in questa occasione splendida, come lo è sempre stata in questi mesi di lavoro. Il progetto e il lavoro che ha portato alla realizzazione della Guida vengono raccontati da Mariateresa Molo – presidente Fondazione Carlo Molo onlus, Barbara Corradino – responsabile eventi Borgo Medioevale, Valentina Borsella – responsabile progetti Fondazione Carlo Molo, Cristian Rugiero – psicologo e psicoterapeuta AfasiaLab e da Roberto Polato, uno degli autori della Guida.

Al termine della presentazione i convenuti vengono accompagnati da Barbara Corradino in un’interessante visita della Rocca, potendo cosi’ sperimentare in prima persona il fascino che hanno vissuto e raccontato i nostri autori durante i mesi di lavoro alla Guida.

Grazie a tutti per l’entusiasmo, la partecipazione e la condivisione di questo progetto!

Se volete vedere la guida cliccate su questo link:

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2024-04-04T16:03:50+02:00ANGOLO AFASICO, museo che emozione|

Ricordando Gianni

Riassumere una vita in poche foto non è possibile, così come non si possono riassumere più di dieci anni di impegno, attivismo e volontariato.

Il nostro carissimo amico, presidente di A.IT.A. Piemonte, Gianfranco Rubanu, ci ha lasciato. Ognuno di noi ha nei propri ricordi certamente tantissimi momenti trascorsi insieme, tanti sorrisi, tanti caffè e tanta allegria.

Gianfranco era una persona generosissima e di cuore, sempre pronto ad assumersi delle responsabilità, sempre pronto a dare una mano e venire in aiuto. Il suo entusiasmo era contagioso, così come la sua voglia di fare gruppo e di abitare la vita, in qualsiasi momento, con dignità e consapevolezza.

Cercare le fotografie adatte per questa galleria di ricordi ha voluto dire ripercorrere anni di banchetti negli ospedali per le giornate dell’afasia, convegni, incontri di sensibilzzazione, eventi di raccolta fondi, congressi nazionali, visite nei musei, pranzi, cene, feste di Natale, laboratori di qualsiasi tipo: ovunque Gianfranco era presente, al fianco della sua adorata Caterina, ovunque sempre con un sorriso e una battuta. Non si tirava mai indietro, non diceva mai di no, si spendeva sempre in prima persona. Sicuramente scorrendo questa galleria di momenti, è facile osservare in tutte le foto il suo aperto sorriso.

Nella tristezza di averti salutato, amico Gianni, ti siamo grati per aver camminato insieme in questo tratto di strada.

Visita alla mostra “Andrea Mantegna. Rivivere l’antico, costruire il moderno”

La mostra dedicata ad Andrea Mantegna è un’opportunità per immeggersi nella bellezza di palazzo Madama e ci porta immediatamente indietro nel tempo.

Grazie alla precisa guida di Paola Savio dei servizi didattici e museali abbiamo ripercorso l’affascinante vita del pittore ma anche le relazioni con le corti del tempo, la politica, le personalità e anche la cultura e lo spirito del tempo. I pezzi su cui ci siamo soffermati ci hanno affascinato per la delicatezza, i tratti e la maestria che dimostravano. Il cavallo di Donatello, le stampe di Mantegna, i ritratti che riprendono il gusto dell’antica Roma…ci siamo abbandonati ai paesaggi e alle raffigurazioni e ci siamo riempiti gli occhi e il cuore di bellezza.

Al termine della mostra, un gradevole “terzo tempo” nella caffetteria del museo ci ha consentito di scambiarci opinioni e commenti: è sempre vero: stare in mezzo al bello ci fa stare bene!

Visita alla mostra “Hiroshige, Hokusai, Hasui”

La mostra che siamo andati a vedere alla Pinacoteca Agnelli ha come sottotitolo “Viaggio nel Giappone che cambia” e ci ha trasportato in un mondo magico e delicato. Abbiamo scoperto paesaggi invernali, notturni magici, marine affascinanti che ci hanno rapito e incantato. Grazie ad un video molto ben dettagliato, abbiamo anche scoperto i segreti dei maestri incisori e poi ci siamo persi ad osservare i dettagli delle armature, delle abitazioni, dei vestiti delle donne. Un mostra affascinante, una bella occasione per scoprire suggestioni artistiche differenti da quelle cui siamo più abituati!

Professione Reporter: il talk show

Il grande giorno della registrazione del talk show è finalmente arrivato: tutti i mesi di preparazione e allenamento vengono messi a frutto!

La prima ospite che è stata intervistata è Sonia Tavarone, una delle referenti del progetto CeloCeloFood (per maggiori informazioni sulla loro attività: https://celocelo.it/food)

Nello studio di registrazione di Cinedumedia, coordinati come sempre dal nostro referente Lorenzo Denicolai, con il supporto di Ilaria Monticone e la guida tecnica di Pino Polacchi, i nostri amici afasici hanno iniziato a testare il canovaccio che era stato predisposto. Teresa ha fatto da moderatrice, dando la parola all’uno o all’altro dei nostri amici ormai “esperti”: all’inizio l’emozione era tangibile, poi la dolcezza di Sonia Tavarone e l’interesse verso il progetto che ci stava raccontando hanno preso il sopravvento e poco per volta l’atmosfera si è riscaldata e tutti hanno iniziato a domandare e a parlare in modo più naturale. Al termine dell’intervista sembrava che ciascuno dei presenti avesse da sempre partecipato a talk show!

Dopo una pausa di riposo e ristoro è arrivato il nostro secondo ospite, Antonio Castagna, formatore manageriale particolarmente esperto di tematiche relative all’economia circolare, ottimo divulgatore e tra i fondatori del Tavolo del riuso (per maggiori informazioni, questo è il link: http://tavolodelriuso.it/

Antonio Castagna ha spiegato in modo estremamente chiaro e comprensibile l’economia circolare, chiarendoci un sacco di dubbi e aprendo degli spunti di riflessione davvero interessanti e importanti anche sul nostro comportamento e sul contributo che ogni individuo può portare per migliorare l’impatto ambientale. I nostri amici, ormai “caldi”, hanno aggiunto diverse domande a quelle previste dal nostro copione e sicuramente sarebbero andati avanti ancora a lungo…ma ad un certo punto abbiamo dovuto concludere le riprese, altrimenti il talk show sarebbe diventato un documentario…chissà, magari un’altra volta….

Adesso la parte più difficile del nostro lavoro è stata brillantemente superata, ma ci restano ancora diversi passaggi: ve li racconteremo, come sempre, mano a mano.

Professione Reporter: le ultime prove

Si avvicina velocemente il momento delle riprese del nostro talk show e si intensificano le prove. Siamo consapevoli che quando partirà il ciak non ci potrenno essere stacchi, dovremo lavorare “come se” fossimo in diretta…e questa consapevolezza ci emoziona, ma ci mette anche un po’ di ansia.

Così stiamo aggiungendo spazi extra per prepararci, ripetendo la sequenza delle domande, provando ad improvvisarne altre, riprovando come darci la parola e come cederla….certo che ci piacciono davvero le cose difficili!

Ma siamo tipi tosti e testardi, e con i nostri copioni ben saldi in mano, leggiamo, ripetiamo e riproviamo!

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