Il percorso che abbiamo chiamato “vie di uscita” e che ci sta accompagnando dal primo lockdown dello scorso anno, poco per volta cresce e si trasforma sotto i nostri occhi, regalandoci emozioni sempre più intense. Dopo vari mesi di zona rossa, arancione e gialla, di isolamento, lontananza, solitudine e collegamenti tramite zoom…è giunto finalmente il momento dell’incontro in presenza, sognato da tempo.
Durante i mesi di collegamento online abbiamo avuto modo di conoscere e approfondire quasi tutta la mostra in esposizione temporanea, Space Oddity, e adesso siamo molto curiosi di guardare, toccare, camminare dentro alcune installazioni che abbiamo scoperto in remoto.
Dopo un’accoglienza con una splendida torta che Anna Maria ha preparato per noi, ci addentriamo a scoprire le opere, guidati sia da Anna Maria che da Elena, che ci propone in alcuni momenti delle attività per riappropriarci di alcuni lavori che ci avevano particolarmente incuriosito.
Così disegnamo in prossimità del “Pensatore di buchi” e danziamo dentro il “labirinto”, poi svolgiamo una danza a coppie con l’elastico e terminiamo di nuovo con dei disegni. Naturalmente non può mancare un momento di condivisione e di scambio, in cui cerchiamo di comunicare le intense emozioni che attraversano la nostra anima, sia per il contatto con l’arte, che per la danza espressiva ma anche per il ritrovarci insieme nella stessa stanza. Torniamo a casa entusiasti e pieni di tanta bellezza, pronti a ripartire per il prossimo incontro!