La nostra città, Torino, è ricca di spunti e di luoghi di interesse: ogni volta riusciamo a dedicarci a musei, mostre o luoghi che non avevamo mai esplorato. Il mese di Novembre abbiamo deciso di dedicarlo a una Fondazione dove nessuno di noi era mai stato prima: la Fondazione Mario Merz.

La visita è stata molto interessante e ci ha affascinato, a partire dal luogo che accoglie la Fondazione: la ex centrale elettrica della fabbrica delle automobili Lancia.

La nostra guida, Tecla, ci ha introdotti alla figura di Mario Merz e al suo ruolo di intellettuale e poi ci ha portati nel mondo del Kosovo, luogo di origine dell’artista in questo momento in mostra temporanea, Petrit Halilaj Shkrepetima.

La mostra ci trasporta in un mondo magico e immaginario fatto di uccelli fantastici che fanno realizzare i sogni e di storie, alcune tristi e altre invece a lieto fine, rappresentate attraverso oggetti e istallazioni.

La prima storia rappresentata racconta di due donne che filano la lana e che scopriamo essere mamma e figlia: la figlia piange il suo amore che non diventerà mai suo marito, la mamma le dice che solo l’odio le farà trovare la pace. La seguente è la storia di una maestra che insegna l’alfabeto alle bambine e che spiega loro come leggere e scrivere sia una conquista cui non devono rinunciare mai, ma proprio mentre fa la sua lezione arrivano i soldati e la portano via, perche’ non puo’ insegnare alle bambine…

La terza storia è quella di una donna rimasta vedova che per non morire di fame decide di diventare un uomo, e di fronte alla legge e tutto il suo villaggio cambia i vestiti e il suo nome per sempre, assicurandosi la sopravvivenza anche a scapito della propria identità. Nell’ultima storia ci addentriamo in una festa di matrimonio in cui arrivano degli uomini per uccidere lo sposo e compiere la vendetta di una lunga faida familiare, ma poichè si scopre che lo sposo era in realtà amico del loro figlio morto, i due sicari decidono di interrompere la vendetta e si mettono a festeggiare insieme agli sposi.

La visita ci ha fatto scoprire un mondo molto ricco di immagini e di tradizione; al termine abbiamo anche assistito alla proiezione di un video in cui è possibile vedere l’allestimento originario in Kosovo della mostra appena visitata.

Una mattina piena di emozioni e di bellezza, che ci conferma ancora una volta quello in cui crediamo da sempre: stare in mezzo al bello ci fa stare bene! alla prossima visita!